Siamo l’Associazione “Il Vino di Cana”
Siamo
sposi normali, genitori normali, come disse Paolo VI al S. Sepolcro nel 1964
“Tante volte fedeli e tante volte infedeli”. Poveri cristiani con un
desiderio: trasmettere il dono della fede ai nostri figli. Ci siamo resi
conto che, nella società del 2000 questa è un’impresa, un’impresa non
nostra, ma del Salvatore Gesù, che chiede però la nostra collaborazione ed
inventiva.
Il tempo
che passiamo con i nostri figli è sempre meno, e quello di più scarsa
qualità, quello di quando siamo stanchi, magari anche un po’ nervosi. Allo
stesso tempo tutta la società rema contro il deposito della fede, spingendo
all’indifferenza ed al consumismo.
In questa
condizione “Che speranza abbiamo di educare cristianamente i nostri figli?”
ci siamo detti..
I nostri figli crescerebbero come alieni, come dei diversi. Alcuni anni fa
abbiamo cominciato un cammino tra alcuni amici della Parrocchia Sacro Cuore,
ex animatori, con:
- Volontà di
andare avanti
- Coscienza di sbagliare
- Spirito di ricerca
Cosa vuole
lo Spirito Santo da noi? Può il Signore abbandonarci?
È nato un
gruppo famiglie, o movimento di spiritualità famigliare, abbiamo conosciuto
l’Eremo di Caresto, abbiamo iniziato la tradizione di una settimana di campo
estivo e di ritiri nei momenti forti, nonché di appuntamenti frequenti fino
alla ordinaria eucaristia domenicale.
Crediamo
di avere capito qual è la strada della nuova evangelizzazione, della
trasmissione della fede oggi: è la vita di comunità, è il recupero del senso
della tribù, è il “vivere” la Chiesa e non il “frequentare” la Chiesa.
L’unica
chanche che abbiamo è condividere i valori tra noi e testimoniarli ai nostri
figli, è essere amici gli uni degli altri e gli uni dei figli degli altri, è
essere accoglienti verso le famiglie sole ed in ricerca, è il vivere nello
spirito di comunione delle prime comunità cristiane. È un ritorno alle
origini della fede, quella di quando si era, come si è ora, “resto”,
minoranza, ma allo stesso tempo lievito e sale.
Oggi il
gruppo è diventato associazione, per cinque motivi fondamentali:
-
l’associazione trasforma il volontariato in impegno
-
si dà
maggiore stabilità all’esperienza del gruppo
-
si offre
una maggiore apertura a chi oggi non è del gruppo
-
ci si
apre al ricambio generazionale
-
ed
infine ci si può proporre per progetti finanziabili
L’associazione vuole essere pastorale e sovraparrocchiale. Oggi abbiamo soci
anche in altre parrocchie, che si propongono di essere lievito nella loro
realtà.
Noi siamo
partiti, speriamo di essere sulla strada giusta. Camminiamo con lo spirito
che guidò Gamaliele negli Atti degli Apostoli a dire: “Non occupatevi di
questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa
attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non
riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro
Dio!”
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